Fattori di successo nei mercati internazionali

8 / 2018     RU / ITA
Fattori di successo nei mercati internazionali
Renato Del Grosso, Partner CUBE-LABS, Evgeniy Vasilievich Pechkovsky, dottore di biologia, membro del presidio della Federazione della medicina di laboratorio della Federazione Russa, membro del Consiglio d'Amministrazione della holding Invitro, vice direttore generale del Biotecnoparco di Koltsovo, Francesco Sansone, presidente VALORE
La nostra regione ha bisogno di un centro comunicativo, nel quale gli sviluppatori e i potenziali produttori del nuovo prodotto potrebbero trovare velocemente punti di contatto, potendo contare allo stesso tempo sull’aiuto dello Stato.

La società HUB LEADERS TODAY insieme al suo partner italiano la società VALORE CONSULTING organizza trattative commerciali per i rappresentanti del business, essendo la garanzia dell’apertura e trasparenza di un’eventuale collaborazione tra gli imprenditori italiani e russi. Uno di questi incontri che si è tenuto in Novosibirsk Marriott Hotel ha trattato il tema delle prospettive di cooperazione internazionale nel settore delle biotecnologie.

FRANCESCO SANSONE: Gentili colleghi, potreste raccontare a che cosa sono legate le vostre attività professionali.

RENATO DEL GROSSO: Per me è un grande onore trovarmi a Novosibirsk che ho visitato per la prima volta. La Siberia è un territorio dalle grandi opportunità, come anche tutta la Russia in generale. E sostengo l’idea di dover rafforzare i legami di collaborazione scientifica e commerciali tra i nostri paesi.
Rappresento l’acceleratore di imprese nel life-sciences CUBE-LABS (www.cube-labs.com). La nostra missione principale è quella di partecipazione, sviluppo e commercializzazione di tecnologie italiane “world class” sui maggiori mercati. Purtroppo la ricerca scientifica impiega molti anni e spesso non incontra il mondo produttivo. Da parte nostra, avendo costruito una collaborazione con tecnoparchi in molte nazioni (ad esempio a Ningbo in Cina, Polonia, Spagna e Silicon Valley) abbiamo l’occasione di proporre su importanti mercati le migliori tecnologie sviluppate in Italia (e viceversa) e dall’altro, appoggiandoci alla convenzione speciale tra la nostra società e l’Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi (INBB) abbiamo creato un ecosistema di scienziati (tramite spin offdall’Univerista’) che accompagniamo per opportunità di finanziamento alle “breakthrough” innovazioni. In questo senso la nostra società contribuisce alla collaborazione internazionale attraverso l’introduzione di nuovi prodotti come risultato dell'attività di ricerca e sviluppo al livello internazionale.
Abbiamo al momento 10 società participate e circa 30 società con cui abbiamo rapporti di collaborazione (entro il 2020 target di avere 50 società in portafoglio). Settori di interesse sono la diagnostica, attraverso appositi strumenti di diagnostica adatti ad ogni singola persona, tenendo conto delle sue particolarità. Altri ambiti di interesse sono l’applicazione di sostanze naturali con proprietà terapeutiche, la rigenerazione dei tessuti del nostro corpo, la nutrigenomica, e devices con applicazioni innovative in vari settori della medicina e dell’odontoiatria.

EVGENIY PECHKOVSKY: La holding russa Invitro, possedendo un’estesa rete di filiali in Russia e Repubbliche ex-sovietiche, fornisce i servizi nell’ambito della diagnostica di laboratorio. Un’altra direzione della nostra attività è il processo di bioprinting, cioè il processo di creazione di tessuti umani attraverso le stampanti 3D. L’impianto creato dalla 3D Bioprinting Solutions — ditta affiliata del gruppo Invitro — quest’autunno insieme all'agenzia governativa Roskosmos sarà lanciato nello spazio per fare una serie di esperimenti. L’Italia è un paese con il quale il nostro gruppo ha un certo legame, perciò vorremmo raggiungere un'intesa reciproca per continuare una futura collaborazione. Anche perché a Novosibirsk esistono il Biotecnoparco ed Akadempark, dove le startup superano la fase di accelerazione delle loro idee, facendole passare attraverso gli esperti di comunità imprenditoriale per poi essere introdotte nella produzione.

RENATO DEL GROSSO: L’introduzione sul mercato di tecnologie è un processo complesso e duraturo che consiste in numerose tappe diverse che andrebbero portate al termine prima che il lavoro di ricerca sia trasforni in produzione industriale. CUBE-LABS segue i suoi partner durante tutte queste tappe, svolgendo la nostra attività in due direzioni: supportiamo le società incubate attraverso una serie di servizi, ed inoltre promuoviamo, con roadshow in giro per il mondo, il meglio del Made in Italy.
Potrebbe darci degli esempi delle ricerche e degli sviluppi introdotti grazie al lavoro di Biotecnoparco in particolare e di Akademgorodok in generale?

EVGENIY PECHKOVSKY: Certamente. Prima di tutto, è la tecnologia di produzione di nanotubi, sviluppata dagli scienziati di Akademgorodok. Oggi questa tecnologia è messa in pratica dalla società OCSiAl, leader mondiale in questo campo. L’Istituto di biologia chimica e di medicina fondamentale ha registrato il sistema di valutazione dell’immunodeficienza primaria nei bambini che non possono essere curati seguendo gli schemi standard. E tra poco sarà avviata la produzione in Kazakistan. Uno dei più conosciuti prodotti per la guardia di frontiera è «Graniza», di proprietà di «Uniscan» Srl. Proprio per questo sistema di sensori di altissima sensibilità il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha dato il consenso di venderlo agli americani per installare lungo il confine con il Messico. Uno sviluppo dell’Istituto di catalisi — il sistema di disinfezione dell'aria — è stato introdotto nella produzione da un’importante società russa Tion, impiegata nel settore dei sistemi di ventilazione e di filtrazione dell'aria. Il residente del Biotecnoparco la società «SFM-Фарм» ha creato e lanciato sul mercato il trombolitico ad azione diretta Trombovazim, usando la tecnologia sviluppata dall’Istituto di fisica nucleare. Il Centro di ricerca «Vector» a Koltsovo, possessore di un'enorme collezione di virus pericolosi, mettendo insieme gli sforzi delle aziende collocate nella città della scienza, oggi crea degli agenti per l’attività agro-industriale destinati a ripulire i boschi dalle zecche ed i campi seminati dai parassiti. Ed infine un esempio della gloria nazionale: il Large Hadron Collider (Grande Collisore di Adroni) situato in Svizzera per il 30% è stato creato dai fisici nucleari di Akademgorodok.

RENATO DEL GROSSO: Evgeniy, avendo un potenziale così importante, dovrebbe esserci un certo interessamento al livello statale. Esiste realmente?

EVGENIY PECHKOVSKY: Recentemente è stato avviato il progetto «Akademgorodok 2.0» puntato sul recupero del potere scientifico di un tempo della Siberia in generale e di Novosibirsk in particolare. Questo progetto si svolge sotto l'alto patronato del Presidente della Russia Vladimir Putin, il quale diverse volte si è recato in visita ufficiale alla Città di Novosibirsk ed ha apprezzato a dovere il potenziale del suo settore scientifico. Attualmente abbiamo in corso la promessa di stanziare mezzi importanti per lo sviluppo di Akademgorodok, costruire un nuovo sincrotrone e un centro ad uso collettivo. Per quanto riguarda l’introduzione dei nuovi sviluppi nella produzione, questa direzione è stata approvata nell’ambito dello sviluppo strategico del settore biotecnologico della regione di Novosibirsk dal governatore Andrey Travnikov ed attualmente l’idea dello sviluppo del settore biologico viene sostenuta attivamente dallo Stato.

FRANCESCO SANSONE: Evidentemente in Russia le tecnologie innovative sviluppate a Novosibirsk hanno delle prospettive piuttosto interessanti. Ma se parliamo degli sbocchi sui mercati internazionali, Renato, che consigli ci potrebbe dare in questo caso?

RENATO DEL GROSSO: Il modello più vantaggioso è quello di creare una piattaforma, dove si riuniscano tre attori protagonisti — la scienza, il business e le autorità. Se interagiscono tra di loro, allora il modello funziona. Ad esempio, il nostro modello risulta di immediate comprensione in quei mercati dove questo già esiste (esempio Stati Uniti: Silicon Valley, Boston o Israele), dove sono state create le condizioni per questo sviluppo attivo. Lì è facile l’interazione tra la scienza e e la ricerca di capitali e c’è sempre un forte sostegno al livello delle autorità governative. Crediamo in questo modello di sviluppo per la Federazione Russa per diventare un attore primario nel settore life sciences come lo è già in altri settori.

FRANCESCO SANSONE: Vorrei ribadire che spesso uno dei problemi delle trattative ed incontri come quello di oggi è il basso livello di fiducia. Le società HUB LEADERS TODAY in Russia e VALORE CONSULTING in Italia, grazie alla reputazione commerciale impeccabile, aiutano a costruire comprensione reciproca tra gli eventuali partner provenienti da paesi diversi. In realtà, per una collaborazione di successo ci vogliono solo due fattori: il pensiero flessibile e la responsabilità, dove il primo aiuta ad intravedere le prospettive e la seconda conferma la reputazione commerciale. La combinazione di questi fattori apre all’imprenditorialità numerose opportunità. Tirando le somme del nostro incontro, vorrei sottolineare che ci sono paesi e ci sono persone, e se queste persone desiderano collaborare, riusciranno sempre a trovare sia una lingua comune, sia le strade di cooperazione internazionale tra interi stati. Ed oggi ne abbiamo avuto la conferma.

RENATO DEL GROSSO: Da parte mia vorrei ringraziare Evgeniy per gli esempi che ci ha fornito che rappresentano la conferma del fatto che la scienza russa occupa una posizione importante nella comunità professionale mondiale e sottolineare inoltre l'importanza del sostegno dei meriti degli scienziati di Novosibirsk dalla parte delle autorità sia a livello locale che nella persona del Presidente della Russia. Siamo disposti a definire un Memorandum of Understanding con il bioparco ed un accord di collaborazione con la holding Invitro, perché i suoi prodotti siano presenti in Italia ed in altri paesi dell'Occidente.