Donne in amore

5 / 2018     RU / ITA
Donne in amore
Vi raccontiamo di una famiglia grande e felice che viene da Milano, dove di generazione in generazione si tramanda la capacità delle donne di realizzare questo amore in loro stesse, nei loro mariti e figli, in Dio.

Nella lingua italiana esiste un gioco di parole, nel quale per amore si intende la capacità di considerare una persona e la sua vita come un dono inesetimabile. 

CLAUDIA PALAZZO GRASSI, LAUREA IN FILOSOFIA, MASTER IN COMUNICAZIONE D'IMPRESA, DOCENTE DI FILOSOFIA, PER 10 ANNI HR DELVELOPER MANAGER PRESSO MUTINAZIONALI, ORA MOGLIE INNAMORATA E MADRE DI 7 MERAVIGLIOSI FIGLI E CONSULENTE HR PRESSO SOCIETA' ED ISITUTI DI FORMAZIONE.Io e mio marito abbiamo sette figli — certamente, non avevamo programmato che la nostra famiglia sarebbe diventata così numerosa, però a programmare tutto al nostro posto è stato l’amore (ride!). Ogni volta che venivamo a sapere che sarebbe arrivato un altro figlio, ne eravamo felicissimi e sin dal primo istante ci rendevamo conto di volere già tanto bene al nostro futuro piccolino 

«Creatività» – così si chiama in italiano quel potenziale unico che possiede ogni donna e che esprime in famiglia e sul lavoro. Ero una specialista HR, ma quando è nato il nostro quinto figlio, insieme a mio marito abbiamo deciso che lasciassi il lavoro per dedicarmi alla famiglia. Non ho mai rimpianto questa mia scelta. Tutta la mia esperienza di lavoro a contatto con la gente, tutte le mie competenza le ho messe al servizio della famiglia. E con il tempo mi sono resa conto che, mentre ogni professionista collaboratore di un’azienda può essere sostituito da uno ancora migliore, il ruolo della donna e della madre è veramente unico, e nessuno in famiglia potrebbe sostituirla. 

Più è lungo il matrimonio, più vantaggi ha. L’amore tra me e mio marito si moltiplicava insieme al crescere della nostra esperienza comune. Dopo la nascita del settimo figlio eravamo molto più tranquilli che dopo la nascita del nostro primogenito e con ancora più energia ci regalavamo cure e attenzioni, sentendoci come un grande dono l’uno per l’altra e ben capendo il valore di questo dopo. Inoltre abbiamo un piccolo segreto di una vita familiare felice: non andare mai a dormire arrabbiati con la persona cara. Bisogna cercare di fare pace prima e di addormentarsi a cuor leggero, affinché il risveglio sia tranquillo e felice.

Non abbiate paura di crescere o di invecchiare. Ogni età ha i propri doni e vantaggi: con il tempo acquisiamo la capacità di avere delle idee più vaste, cresce la nostra componente spirituale e perfino le rughe diventano una specie di prova di quanto la nostra vita fosse interessante e intensa. Anche se sicuramente è importante scegliere uno stile adatto in base all’età, essere curate e chiedere al marito dei consigli al riguardo, fargli i complimenti e fargli vedere che vi fa piacere quando lui ricambia.

I ruoli del marito e della moglie nella famiglia sono pari ma non sono uguali. I coniugi devono lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi posti e confermare l’importanza dell’uno e dell’altra, facendola percepire ai figli.

Il padre infonde i valori fondamentali nei figli e dà loro la forza, perché possano cominciare una vita autonoma

Però la donna come madre accoglie i figli e li accudisce e li conferma nell’amore, mentre l’uomo come padre dà loro la spinta verso il mondo. Proprio il padre deve far vedere al figlio con il proprio esempio che conviene uscire nel mondo, fare del bene. Il padre infonde i valori fondamentali nei figli e dà loro la forza, perché possano cominciare una vita autonoma.

Una volta uno dei miei figli mi ha chiesto: «Mamma, sei felice di averci tutti?» Io ho risposto: «Sono felice di avere ciascuno di voi». Ogni bambino è un bellissimo fiore destinato ad aprirsi a modo suo, ed è il compito dei genitori aiutarlo in questo. E quando un figlio comincia ad occuparsi di quello che vorrebbe fare, la nostra vita si arricchisce infinitamente. Naturalmente sorgono anche difficoltà e momenti di incomprensione, ma alla fin dei conti se noi accettiamo i nostri figli e crediamo in loro, in famiglia c’è sempre molta più gioia e felicità.

«Ovunque tu sia, ricordati che tu sei un bene e io ti voglio bene», — lo dico a ciascuno dei miei figli, quando sono pronti a fare il primo passo per uscire della casa genitoriale. Credo con tutta sincerità che Dio abbia dato loro tutto, affinché possano seminare il bene, ed io e mio marito cerchiamo di fare di tutto in modo da far germinare e fiorire questi semi del bene e dell’amore, in qualsiasi posto lontano si trovino i nostri figli.

CARLA ORLANDO GRASSI, 83 ANNI, HO LAVORATO PER 6 ANNI SEGRETARIA PRESSO ISOTTA FRASCHINI, 4 ANNI SEGRETARIA DI DIREZIONE PRESSO BANCA AGRICOLA MILANESE. 13 ANNI LI HO DEDICATI ALLA CRESCITA DEI QUATTRO FIGLI.PER 20 ANNI SEGRETARIA DI DIREZIONE PRESSO ASSOCIAZIONE FAES. ATTUALMENTE NONNA E SVOLGO LAVORO DI VOLONTARIATO PRESSO UN CENTRO DI FORMAZIONE OPUS DEI.Ho 83 anni. Ora sono in pensione, prima però lavoravo come segretaria presso la Banca Agricola Milanese. Quando mi sono sposata, già nei primi tre anni sono nati i nostri tre figli, e io e mio marito ci siamo messi d’accordo che per un periodo avrei lasciato il lavoro. Successivamente ho ripreso a lavorare, ma sia io che mio marito abbiamo sempre dedicato più tempo possibile alla famiglia. Tutte le nostre energie le impiegavamo proprio nella crescita dei figli – e non parlo solo della loro istruzione, ma anche dell’educazione delle qualità umane. In 42 anni di matrimonio abbiamo cresciuto quattro splendidi figli che ci hanno regalato otto nipoti. Dopo la scomparsa di mio marito cerco di mantenere i nostri valori comuni: la lealtà, l’onestà, la disponibilità, il rispetto verso la libertà di ogni persona e, naturalmente, l’amore per Dio. Dal mio punto di vista, per un uomo diventa molto più facile vivere e guardare verso il futuro, se sono vicini a Dio.

La mia giornata è sempre bella, poiché la passo con i miei nipoti. Adoro cucinare per loro, perché mangiano con gusto quello che preparo. Inoltre, con ciascuno dei nipoti abbiamo degli impegni in comune.

In Italia tante conducono una vita così, prestando la massima attenzione allo sviluppo culturale e quello spirituale dei figli e nipoti

Con Giovanni studiamo il latino, Paolo invece lo ascolto mentre prepara gli esami di filosofia, poi con Alessandro mi do da fare con la letteratura. A Francesco preparo torte e dolcetti. Andrea è un lanciatore del disco, perciò con grande piacere lo sento parlare dei suoi successi sportivi. Tommaso frequenta il Conservatorio di musica «Giuseppe Verdi», dove studia il pianoforte, e discutiamo tanto di musica. Con la piccola Chiara faccio tante passeggiate. Anna invece è innamorata della lingua e letteratura russa, per questo è venuta in Russia a studiare la cultura russa, ed io non vedevo l’ora di poterla riabbracciare. Finalmente ci siamo incontrate qua, a Novosibirsk! Probabilmente qualcuno penserà che io abbia interessi troppo vasti, però in Italia tante conducono una vita così, prestando la massima attenzione allo sviluppo culturale e quello spirituale dei figli e nipoti.

Ho del tempo da dedicare solo a me, alla mia vita interiore e al comunicare con Dio. Sono cresciuta in una famiglia cristiana e a 23 anni ho conosciuto l’Opus Dei, la prelatura personale della Chiesa cattolica fondata da Josemaría Escrivá nel 1928. Dopo la sua scomparsa è stato canonizzato, e adesso io, come anche tanti suoi devoti, mi rivolgo a lui nelle mie preghiere. San Josemaría protegge il focolare domestico e aiuta la famiglia. Ad esempio, quando uno dei nostri figli ha avuto un trauma serio sciando, pregavo San Josemaría e tutto è finito bene. Una parte importante della mia educazione umana e spirituale si svolge presso l’Opus Dei perché proprio in questo ambiente ho imparato come costruire un buon rapporto con il marito, come educare i figli, come tenere la casa in ordine, come pregare Dio. La vita umana è troppo fragile, tutti noi abbiamo bisogno di supporto e di speranza che al di là di questa vita ci sia Dio ad aspettarci.

La donna moderna la vedo come l’ha pensata il Creatore: armoniosa e capace di portare armonia. Però se la donna dovrà scegliere tra carriera e famiglia, vorrei che la sua scelta libera fosse la famiglia, che lei fosse una brava figlia, fidanzata, moglie e madre. La maternità è un’avventura fantastica, decisamente la migliore di quelle che possono capitare nella vita! Nell’accudire i suoi figli la donna impara anche a prendersi cura dei propri genitori. Mi rendo conto che oggigiorno per una donna è difficile fare la scelta fra la realizzazione professionale e la famiglia, ma è sempre possibile trovare un compromesso, facendo in modo che le scelte famigliari non rispondano al solo criterio economico o di carriera professionale. Chiaramente questo impone alcuni sacrifici da fare, però, a mio parere, vedere come i tuoi figli crescendo diventano bravi, buoni e onesti è l’ambizione più grande nella vita di ogni persona.

«Se vuoi essere coccolata, coccola tuo marito», — così insegnava San Josemaría. Diventando più adulta cerca di piacere sempre a tuo marito come la prima volta. E rimanendo tale, non dimenticarti che ogni giorno dovresti mirare a diventare migliore: migliorare il tuo aspetto fisico, sviluppare il tuo mondo interiore, crescere culturalmente e spiritualmente, ma anche nell’amore — verso Dio e verso tuo marito. Certamente, col tempo qualcosa nella persona accanto comincia a dar fastidio, sorgono difficoltà nel rapporto ma bisogna superarle. Mia madre diceva: «Ci si sposa una sola volta nella vita», — con questa convinzione si deve vivere il matrimonio. L’amore coniugale è assolutamente unico ed il nostro compito è quello di mantenere questa unicità del rapporto, coltivarla e inoltre conservare inviolabilmente la fedeltà tra i due su questo cammino.

I giovani di oggi sono meravigliosi! Guardo con grande speranza alla nuova generazione: piena di talenti, libera, che se la cava benissimo con le nuove tecnologie. Desidererei tanto che con tutte quelle possibilità che hanno loro avessero anche degli ideali nei quali credere veramente. Dal mio punto di vista, la fonte di questi ideali dovrebbe essere la famiglia. Quando il bambino vede quanto si amano i genitori, in lui nasce la fiducia nella vita, per esperienza personale lui viene a sapere cosa significa la vera affinità spirituale, la fiducia e il sostegno. Naturalmente in ogni famiglia ci sono dei problemi: difficoltà economiche, momenti di incomprensione in un rapporto, talvolta succedono anche cose veramente tristi. La persona che ami può ammalarsi gravemente oppure morire, ma con il sostegno dei propri cari può essere superato tutto: la tristezza, la paura, il senso di solitudine. Per questo auguro di tutto cuore a ogni ragazzo e ad ogni ragazza di conoscere la vera felicità familiare.

La regola fondamentale della mia vita è rafforzare costantemente il legame con Dio. Questo aiuta a superare tutte le difficoltà, a riempire ogni giorno di amore verso chi ti circonda e seminare armonia e gioia intorno a te.